LA TUA LIBRERIA: ALBERTO


"La gente non vuole rimettere in sesto la propria vita. Nessuno vuole che i suoi problemi vengano risolti. I suoi drammi. Le sue distrazioni. Le sue storie risolte. I suoi casini ripuliti. Perché, che cosa mai le rimarrebbe? Solamente il grande spaventoso inconoscibile."

- Chuck Palahniuk, Survivor (1999)



SINGOLARE


Per la libreria di oggi faccio un'eccezione e accantono la battaglia ai Kindle di tutto il mondo. Troppo simpatico il lettore, che ha osato mandare questa foto definendola la sua libreria. L'ho incontrato solo una volta ma mi è bastata una sua frase per capire che un irresistibile humour inglese gli appartiene. Non potendo dire molto sull'assetto dei suoi libri, lascio la parola ad Alberto, sperando che stupisca voi tanto quanto ha stupito me:


Ciao Katia
dopo attente riflessioni e punzecchiature della mia morosa, ho deciso di inoltrarti la mia libreria, in pieno spirito Sleepy Hamlet ( o quasi...).

In allegato la foto della mia libreria,qua sotto i 3 libri cardine!

1. SURVIVOR 
Chuck Palahniuk (1999)

Impatto devastante, malato al punto giusto, il  libro che mi ha aperto le strade verso il ribollente e sfuggente genere pulp.

2. Gran parte dei romanzi del ciclo HAP & LEONARD, in particolare MUCHO MOJO 
Joe R. Lansdale (1994)

Celebrato autore di romanzi pulp, Lansdale crea uno stile tutto suo, un mix letale di western, sangue, arti marziali, comicità, noir, Texas style. Una grande coppia di protagonisti che mi ha fatto fare risate a profusione!

3. IL VANGELO SECONDO BIFF, AMICO DI INFANZIA DI GESU'
Christopher Moore (2002)

Dissacrante e irresistibile, ha colmato le lacune della mia formazione religiosa. Gesù come non lo avete mai visto!

Menzione d'onore (anche come consiglio agli amanti del genere distopico con venature splatter)

BATTLE ROYALE 
Koushun Takami(1999)

P.s. Sottolineo che ho letto questi libri nella mia vita a.K. ( avanti Kindle)

Grazie!

Ma grazie a te Alberto, e alla tua ironia! Non ho letto nessuno dei tre libri ma le tue descrizioni e le trame mi ricordano rispettivamente: Fahrenheit 451 (Ray Bradbury) per la sua visione futuristica e reale di una società malata; Loop (Joe Orton) per i dialoghi geniali, di un'ambiguità divertentissima e rivelatrice; i Monty Python, con le loro irriverenti performance tra sacro e profano. Stavolta mi sono permessa di mettere una citazione iniziale che piacesse a me e non che collegassi al lettore, come faccio di solito. Una piccola affermazione di libertà in risposta alla scelta del Kindle. ;-)   

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