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Visualizzazione dei post da ottobre, 2019

DINNER WITH THE AUTHOR &...LORENZINO

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Stamattina ci siamo svegliati così... con una zucca, i pipistrelli e Carlo Collodi , che  Lorenzo  invita a colazione!   Forse non tutti ricordano che l'autore di "Le avventure di Pinocchio" era all'anagrafe Carlo Lorenzini; Collodi era il nome del paese della madre. Inizia ad occuparsi di letteratura per l'infanzia in età avanzata; chissà se si era reso conto nel 1881 di aver dato vita ad un racconto per bambini che avrebbe avuto tanto da dire, per sempre, anche ai grandi. Le bugie di Pinocchio fanno pensare un po' alle maschere che ogni tanto decidiamo di indossare ma anche a quanto si possa essere felici senza. Oggi però, in via del tutto eccezionale, una maschera la indossiamo volentieri! Anzi un mantello. E con Lorenzo e la sua mamma vi auguriamo una notte di Halloween da piccoli brividi. 

DINNER WITH THE AUTHOR &...CRISTINA

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"Se per gli altri non ero quel che finora avevo creduto d'esser per me, chi ero io?" - Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila  (1924) Una bella merenda a base di crostata fatta in casa e un buon bicchiere di vino per Cristina  e il suo invitato: Luigi Pirandello . Una merenda da consumarsi all'aperto, col sole in fronte. E con un autore che ha sempre incuriosito e affascinato la nostra protagonista, che lei definisce "geniale"; non solo per la brevità dei suoi romanzi ma anche per il messaggio "filosofico" racchiuso in essi, che riguarda spesso l' identità :"Ma tu chi sei? Sei quello che pensi di essere o sei come ti vedono gli altri?".  Il colpo di fulmine tra Cristina e l'autore avviene al Liceo, quando la prof. di Lettere Venturelli cita lo "strappo nel cielo di carta"; questa potente immagine de "Il fu Mattia Pascal" rappresenta la perdita improvvisa di tutte quelle certezze su cui l&#

DINNER WITH THE AUTHOR &...SIMONE

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Fernando Aramburu  lo portiamo a pranzo, o meglio, Simone lo porta a pranzo! Lo invita a Modena, alla mensa della Ghirlandina, per gustarsi un buon piatto di pasta al ragù. Simone ha scelto lo scrittore spagnolo di origini basche perché sta leggendo il suo libro " Patria "; ne sta apprezzando moltissimo il contenuto (la storia di due famiglie e delle ripercussioni che il nazionalismo basco ha su di esse) e il modo in cui questo viene presentato (capitoli brevi e allo stesso tempo intensi, quasi fossero episodi) . Segnalo un'interessante intervista all'autore: http://espresso.repubblica.it/plus/articoli/2019/05/20/news/fernando-aramburu-identita-1.334516 Si riprendono i temi del libro, si parla del difficile confine tra identità e "ossessione identitaria", di quando il senso di appartenenza sfocia, appunto, nel nazionalismo cieco.

DINNER WITH THE AUTHOR &...GRAZIA

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"C'era anche un inglese malinconico, che si alzò fra le tazze di caffè e i tavolini di ferro, rivelando i segreti del proprio animo- come di solito fanno i viaggiatori" Me lo ha confessato: quando legge la Woolf si dimentica di mangiare. Per questo il piatto di Grazia è vuoto, perché lei è completamente immersa nella Lettura di  Londra , raccolta di scritti su questa meravigliosa città che la Woolf ha elaborato nel corso della sua vita. Virginia Woolf  è proprio l'ospite che Grazia decide di avere al suo tavolo: ne ama l'arguzia, lo spessore della scrittura, il modo di cogliere e descrivere le cose. La preferisce come narratrice di brevi racconti che come romanziera. A me di questa autrice piace ricordare che con il marito fondò una casa editrice (la Hogarth Press ), che riuniva diverse menti artistiche il giovedì sera a Bloomsbury (un quartiere di Londra), che nemmeno la malattia mentale che la rapiva riusciva a vincere il suo amore totalizzante per la