DINNER WITH THE AUTHOR &...GRAZIA


"C'era anche un inglese malinconico, che si alzò fra le tazze di caffè e i tavolini di ferro, rivelando i segreti del proprio animo- come di solito fanno i viaggiatori"


Me lo ha confessato: quando legge la Woolf si dimentica di mangiare. Per questo il piatto di Grazia è vuoto, perché lei è completamente immersa nella Lettura di Londra, raccolta di scritti su questa meravigliosa città che la Woolf ha elaborato nel corso della sua vita. Virginia Woolf è proprio l'ospite che Grazia decide di avere al suo tavolo: ne ama l'arguzia, lo spessore della scrittura, il modo di cogliere e descrivere le cose. La preferisce come narratrice di brevi racconti che come romanziera.
A me di questa autrice piace ricordare che con il marito fondò una casa editrice (la Hogarth Press), che riuniva diverse menti artistiche il giovedì sera a Bloomsbury (un quartiere di Londra), che nemmeno la malattia mentale che la rapiva riusciva a vincere il suo amore totalizzante per la scrittura. Che alla fine, appunto, ha vinto,e le ha permesso di regalarci opere uniche. 

Segnalo un approfondimento interessante sulla Woolf raccontata dall'inseparabile marito Leonard
https://duecentopagine.blogspot.com/2019/09/la-mia-vita-con-virginia-leonard-woolf.html 
Ricordo anche l'avvicinarsi del IV Festival Letterario dedicato Virginia Woolf, a Monza, dal 29 novembre al primo dicembre
https://www.facebook.com/ilfaroinunastanza/


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